Salvatore Pace
(Nazzecanne del 22/5/2014)
L’evento è di quelli storici, tra tutti quelli finora organizzati in occasione dell’anno giubilare è sicuramente il più importante
Si va dal Papa, la nostra Confraternita è attesa all’udienza del Mercoledì in Vaticano dal Santo Padre e, in questa occasione, Sua Santità incoronerà solennemente la Statua della B.V. Addolorata donata dai Calò al nostro sodalizio 250 anni fa.
L’appuntamento è, per il nostro autobus, alle 22.30 alla Rotonda del Lungomare, le facce sono quelle di sempre, qualche Confratello anziano che non ne perde neanche una, qualche novizio consapevole di andare ad assistere ad una pagina storica per la nostra Congrega, le Consorelle e le famiglie di noi Confratelli, che magari non avranno il libretto su cui “mettersi a corrente” ma che nel cuore sono appartenenti alla Confraternita quanto e più di noi.
Il viaggio di notte scorre tranquillo, qualche battuta, qualche chiacchiera, qualcuno di noi schiaccia un pisolino, qualcuno approfitta per un film sul suo tablet, chi si conosce fa comunella chi non si conosce approfitta per farlo.
Giunti a Roma alle prime luci dell’alba ci uniamo al gruppo partito il martedì in mattinata, ora l’emozione è palpabile, le quattro sdanghe e le quattro forcelle sono pronte, gli abiti di rito e i vestiti neri spiccano nel caldo sole romano e i turisti, i fedeli accorsi in piazza San Pietro ci guardano con ammirazione..il “decoro” non è acqua ..parafrasando una frase famosa.Il mezzo, sapientemente assicurato e sistemato in ogni dettaglio affinchè la Mamma Nostra avesse un viaggio sicuro, scortato per tutta la durata della notte da Guardie Giurate, come si addice ad un Tesoro, giunge con i portatori nel cortile adiacente al complesso di Santa Marta all’interno del Vaticano. Sistemare l’Addolorata in quello scenario, sapendo che da li a poco sarebbe stato varcato l’arco delle campane per fare ingresso a Piazza San Pietro provoca, come normale, commozione in tutti noi che eravamo lì, nascoste dagli occhiali da sole, o in un angolo in un attimo di solitudine, le lacrime scendono sul viso di noi tutti, in un contesto maestoso si sta allestendo ciò che siamo abituati ad “aggiustare” in casa e la “trasferta” oggi è di quelle importanti, tanto importante che fa emozionare.Ecco la statua è sulle spalle degli otto portatori, anche chi vi scrive ha l’onore di reggere una forcella, mezzo passetto e davanti ai nostri occhi si apre Piazza San Pietro..l’onore del saluto militare delle Guardie Svizzere al varco ed ecco lo scenario che ci toglie il fiato..la piazza è gremita..il silenzio e le preghiere al passaggio della Vergine sono un contrasto palpabile con l’aria festosa del contesto in cui ci troviamo, l’Addolorata fa piangere, fa commuovere, fa pregare ed è l’unico sentimento che un volto così meraviglioso deve provocare nei fedeli..a qualsiasi latitudine ed in qualsiasi contesto la Mamma Nostra Addolorata va onorata in questo modo.
Non appena il nostro gruppo, già sistemato in Piazza in uno scenario multicolore, scorge la statua portata a spalla scoppia un fragoroso applauso che coinvolge tutta la Piazza.. sono emozioni indescrivibili che giungono a distanza anche ai portatori.
Non appena il nostro gruppo, già sistemato in Piazza in uno scenario multicolore, scorge la statua portata a spalla scoppia un fragoroso applauso che coinvolge tutta la Piazza.. sono emozioni indescrivibili che giungono a distanza anche ai portatori.
Inizia l’udienza, La Vergine, adagiata sul Sagrato della Chiesa, centro della Cristianità, sembra vegliare per un giorno su Roma..dall’alto della Piazza il suo sguardo riempie i cuori di tutti e per merito suo è anche più facile superare le fatiche dei 30 gradi e del sole quasi estivo.Al termine dell’udienza, quando il Santo Padre è a un passo dal Simulacro, beh, una lacrima scende proprio a tutti, il suo sguardo sorridente si posa su di noi, su di Lei, qualche passo ed è lì faccia a faccia con la Mamma delle Mamme…non respiriamo neanche..anche un sospiro sembrerebbe un tuono..la Corona viene benedetta, la Vergine sembra, per un attimo, rapire anche sua Santità e tutti scoppiamo in un liberatorio applauso..dopo 250 anni una statua della processione dei Misteri viene elevata agli Altari con l’Incoronazione Canonica..oggi sarà un giorno da scrivere sui libri e noi eravamo lì.
Terminate le incombenze per lasciare Piazza San Pietro, ci ritroviamo tutti a ristorante per un pranzo conviviale al termine di questa meravigliosa giornata e che ci rinfranchi prima del viaggio di ritorno..uno sguardo al furgone dove viaggerà Lei..un saluto..un attimo di malinconia e si parte..come ogni cosa bella anche questa 24 ore intensissima ha avuto fine.
Permettetemi un ringraziamento particolare a chi tutto questo ha voluto ed ha reso possibile, a Sua Eccellenza Mons. Filippo Santoro, paziente padre di famiglia, che ha accolto e sposato i nostri desideri facendosi tramite con il Vaticano, a Mons. Marco Gerardo inesauribile fonte di fraterno amore verso la Confraternita e i Confratelli, insostituibile Padre Spirituale di tutti noi, al Priore Antonello Papalia, Confratello tra i Confratelli, che ha trasmesso al Sodalizio il suo amore infinito verso tutto ciò che riguarda la Confraternita e che è instancabile promotore di ogni evento legato a ciò che noi Confratelli amiamo, al Segretario Francesco Tamburrini, in una sola parola “unico” e ai collaboratori Mattia Casciano, Vittorio Montervino e Domenico Amandonico senza la cui opera preziosa, inesauribile, costante e benevola non sarebbe stato possibile tutto ciò .DECOR CARMELI SEMPER !